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L’assemblea della Magnifica Comunità degli Altipiani Cimbri esprime le osservazioni sul progetto della Valdastico

Questa sera l’assemblea della Magnifica Comunità degli Altipiani Cimbri ha approvato il documento con le osservazioni proposte dalla Giunta della Comunità in merito al progetto della Valdastico. Di seguito riportato l’allegato alla delibera.

In via preliminare, si evidenzia che, in ragione della mancanza dell’intesa tra il Ministero delle Infrastrutture e dei Trasporti e la provincia di Trento, l’opera autostradale A31 Trento Valdastico Piovene Rocchette non rientra nel Programma delle infrastrutture strategiche e non può essere realizzata. Si ribadisce quindi la necessità delle intese ai sensi dell’articolo 1 della legge n. 443 del 2001 e dell’articolo 19 del d.P.R. n. 381 del 1974, come confermato dalla Corte costituzionale con decisione n. 62 del 2011.Tuttavia, la Magnifica Comunità degli Altipiani Cimbri ritiene opportuno esprimere le seguenti osservazioni:

  • La Comunità individua la Provincia Autonoma di Trento quale ambito ottimale minimo per valutare il progetto in oggetto, concordando con quanto scritto nel documento presentato dalla stessa in occasione della Conferenza dei Servizi a Roma il giorno 24 aprile. In particolar modo preme rilevare come la realizzazione della Valdastico Nord non s’inserisce coerentemente negli scenari di traffico stradale e ferroviario della Provincia Autonoma di Trento, che con il proprio Programma di sviluppo individua principalmente il potenziamento della ferrovia del Brennero, puntando quindi sul corridoio ferroviario Verona-Monaco, quale intervento strategico per la mobilità del territorio e per il traffico delle merci. La Comunità condividendo tali indirizzi strategici, ritiene che l’obiettivo di contribuire alla diminuzione delle emissioni favorendo lo spostamento del traffico dalla strada alla rotaia, risponda più coerentemente all’esigenza di uno sviluppo sostenibile.

 

 

  • Dal punto di vista idrogeologico la Magnifica Comunità degli Altipiani Cimbri nutre fortissime perplessità in merito agli effetti che lo scavo del foro potrebbe causare, e ritiene che gli elaborati acclusi al progetto non trattino le problematiche esaustivamente. La particolare conformazione carsica del sottosuolo e la presunta permeabilità della Dolomia Principale, rende probabili le interferenze tra galleria e l’assetto idrogeologico mettendo a rischio le falde acquifere, causando effetti negativi anche ad altre risorse come il Lago di Lavarone. Si evidenzia inoltre che il territorio degli Altipiani, caratterizzato da un’intensa attività turistica, già allo stato attuale in certi periodi dell’anno deve ricorrere a risorse aggiuntive, pertanto anche una parziale perdita di risorsa idrica sarebbe difficilmente compensabile.

 

  • In merito all’interazione tra l’opera e il territorio degli Altipiani, non è stata indagata la variazione dei volumi di traffico e di affluenza che questa potrebbe generare. Si ritiene necessario un maggior approfondimento del tema, poiché gli effetti di un incremento di afflusso di traffico nel territorio e l’avvicinamento di questo in termini di tempo necessario per raggiungerlo, possono corrispondere a un’opportunità di sviluppo ma anche a un mutamento dell’attrattività del territorio, modificandone fortemente il sistema turistico. Inoltre, considerando che il piano di sviluppo di questa Comunità si basa sulla sostenibilità ambientale del territorio, si renderanno necessari doverosi interventi compensativi.