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Altipiani Cimbri Prodotto Qui – nasce l’associazione dei produttori locali

È nata l’associazione «Altipiani Cimbri.prodotto qui» che mette insieme tutti gli agricoltori degli altipiani. «Un progetto per il futuro», sottolinea con orgoglio Emiliano Marzari, assessore della Magnifica Comunità degli Altipiani Cimbri, promotore e sostenitore dell’iniziativa. «Parliamo di valorizzazione e promozione dei prodotti agro-alimentari di questi territori», evidenzia Nicola Cappelletti che è stato nominato presidente dell’associazione. «È imperativo fare sistema, creare un volano di opportunità, diffondere una maggiore consapevolezza delle opportunità di sviluppo che esistono in un settore, quello agricolo, frammentato in tante piccole aziende poco collegate l’una all’altra. – sostiene Marzari – Il settore agricolo è rilevante e svolge un ruolo strategico di mantenimento e salvaguardia del territorio, per questo dobbiamo cercare nuove forme di integrazione reddituale e di sviluppo omogeneo». «L’associazione, che non ha scopo di lucro, serve per promuovere e valorizzare i prodotti agro-alimentari, mette al centro del proprio modo di operare l’azienda agricola che diventa di fatto operatrice a tutto campo», ribadisce il presidente Cappelletti. La centralità del ruolo dell’agricoltura è evidente, la notizia che va esaltata è che in questo ultimo periodo molti giovani si sono avvicinati a questo settore che, seppur segnato dalle evidenti tenaglie della crisi, riesce ancora a sopravvivere con dignità.

In questa associazione entra dalla porta principale anche il Caseificio degli Altipiani Cimbri, che raggruppa molti contadini della zona. Si punta alla qualità, rivalutando nello stesso tempo cultura e tradizione locale. Un processo inevitabile che dovrà essere gestito con perseveranza e grande coinvolgimento. «In questa fase tutte le aziende agricole hanno dato il loro assenso al progetto e lo sostengono con molto entusiasmo», intercala Emiliano Marzari. In sintesi, attraverso la valorizzazione delle produzioni locali agroalimentari e artigianali tipiche si intende promuovere i territori di origine nel loro complesso e, nello stesso tempo, favorirne la frequentazione. «È un processo culturale quello che si deve innescare per dare forza e credibilità a questa iniziativa che potrebbe costituire un integrazione e nello stesso tempo un’alternativa ad una forma di monoeconomia turistica che di fatto ruba dinamicità e spazi al settore produttivo locale», evidenzia l’assessore della Comunità. «Dobbiamo essere orgogliosi del nostro territorio, abbiamo l’obbligo sociale e morale di promuovere e mettere in rete le iniziative che quassù possono creare benessere ed economia nonché nuovi posti di lavoro», borbotta Nicola Cappelletti. L’associazione «Altipiani Cimbri.prodotto qui» vuole essere un anello di congiunzione importante, camminare a fianco degli enti amministrativi ma essere indipendente. Essa ha lo scopo di valorizzare, in una visione moderna di marketing, le nuove forme produttive, facendo del «made in loco» un marchio, una sicurezza, una chiave che apre il cuore e stuzzica il palato. Il marchio realizzato sarà pubblicizzato un po’ ovunque ed anche il web servirà per dare concretezza e sostegno all’idea. Nel mondo globalizzato riuscire a ricavarsi un corner specifico di qualità rappresenta già una vittoria ed una sicurezza. Il progetto prevede anche il sostegno degli enti locali, della Magnifica Comunità e sarà divulgato anche attraverso specifiche manifestazioni, con serate a tema e degustazioni. Del direttivo fanno parte Nicola Cappelletti (presidente), Armando Schir (vice), Diego Lenzi (segretario), Amelio Marigo, Marco Penner e Gianfranco Nicolussi Galeno. Da evidenziare che l’iniziativa coinvolge operatori di tutti i tre Comuni e questo è un grande successo per un’integrazione che sembra viaggiare sul binario giusto.

Fonte L’Adige